Nel ’99 compivo 20 anni e vivevo a Sassuolo (MO), patria della piastrella. In quell’anno iniziai a collaborare con Artenueva (una delle primissime agenzie web sassolesi), e con Microinformatica (storico negozio di computer). Passai da Frontpage alla suite Macromedia e quante ne avrei da raccontare su Flash!
Fondai la Freewave s.r.l. una società per realizzare siti internet. Nel 2003 acquistammo la nostra prima macchina in server farm ed iniziammo a scrivere software in php. Pubblicammo un e-commerce, MasterixWeb, che venne lanciato a SMAU.
Iniziai ad innamorarmi di Linux e a frequentare i luoghi, fisici e digitali, dove si parlava di software libero. Conobbi un numero imprecisato di professionisti e imprenditori del digitale, sia in erba che più navigati, che ho frequentato per moltissimi anni e che sono felice di frequentare tuttora.
Abbandonai la Freewave s.r.l. che, nel frattempo, aveva deciso di orientarsi in modo deciso verso la stampa. Scelsi la via del freelance con l'obiettivo di aiutare le aziende a muoversi online: molto spesso, per loro, era la prima volta. Gli imprenditori avevano necessità di essere online, io non vedevo l'ora di capire come funzionavano le loro aziende.
Entrai come socio in BM Informatica, azienda del comprensorio sassolese che si occupava di assistenza informatica alle aziende. Portai la mia esperienza su Linux e su come le attività con le quali collaboravo si stavano affacciando online. In quel periodo imparai molto riguardo alle esigenze IT e infrastrutturali ON-SITE di coloro che ci sceglievano come fornitori.
Entrai in un progetto bellissimo. Progettai, scrissi e mantenni per lungo tempo un'applicazione "ibrida", offline e online, per la quale percepii royalties per svariati anni. L’applicazione era venduta ai fornitori di Castorama (ora Leroy Merlin) e Bricocenter e si occupava di fornire i dati per lo stoccaggio merci alla piattaforma di interscambio.
Iniziai a studiare gli effetti di quello che sviluppavo e di come la tecnologia influenzava le vendite e la marca. Iniziai un viaggio avventuroso, pieno di insidie, nuovi amici, nuovi partner e meravigliosi collaboratori.
Nel 2012 realizzai un sito per una piccola azienda manifatturiera. All’inizio del 2014 era già tempo di ristrutturarlo: l’azienda era cresciuta parecchio. Nell’autunno di quell’anno mi chiesero di assumere l’incarico di direttore marketing dell’azienda. Da incosciente accettai.
Iniziai un periodo che si rivelò intenso e nel corso del quale ho potuto lavorare in un’azienda che da piccola officina meccanica crebbe fino a diventare il riferimento italiano nella sua nicchia, l’Additive Manufacturing Industriale. Abbiamo fatto un buon marketing!
Abbiamo fatto un buon marketing perché ho sì avuto la fortuna di partire dall’inizio, di scegliere la strategia di marca e le tattiche da svolgere e di attuarne una parte in prima persona, ma anche di poter disporre di collaboratori e fornitori che mi hanno insegnato tanto e con i quali ho amato lavorare.
Grazie ai miei partner Imparai a capire le attività di advertising, sia digitale che mezzo stampa, e a coinvolgere i venditori nella comunicazione. Coordinai la produzione di video, organizzai Open Day interni, organizzai fiere in Italia e all’estero e realizzai alcune campagne di co-marketing anche con brand internazionali come HP, ZEISS, ZWICK ROELL.
Nel corso degli anni non solo l’azienda crebbe ma si moltiplicò in un gruppo di 3 aziende e 4 marchi con lo scopo di declinare le possibilità produttive su mercati e tipi di cliente diversi. Non nascondo che c’era decisamente parecchio da fare nel coordinare tutte le attività di marketing del gruppo! Che gran divertimento!
Alla fine del 2020 terminò una lunga fase durante la quale l’azienda venne acquisita per essere inserita nel gruppo industriale BEAM-IT che a sua volta è parte della grande multinazionale SANDVIK. Per me fu piuttosto disorientante. Fine di decine di impegni contemporanei, delle riunioni, della vita in azienda. Ed ora che faccio?
Fornii diverse consulenze strategiche e tattiche che mi generarono molta soddisfazione ma mi mancava qualcosa. Mi mancava sporcarmi le mani, non dormire la notte, fare e lavorare tanto e vedere gli effetti delle azioni giorno dopo giorno.
Iniziai una collaborazione con Juno ma soprattutto assunsi un incarico con la loro start-up innovativa 3Festo. Chiusi il cerchio, tornando ad occuparmi anche di software online, macchine e sistemi cloud. Esaltante!
Assumo incarichi di media durata nel corso dei quali mi è permesso di essere coinvolto nella quotidianità dell'azienda e nel suo marketing. Organizzo, svolgo operatività in prima persona e, quando serve, efficiento i processi scrivendo microsoftware ad hoc.
E ho il mio sogno nel cassetto: MATCHBRAND.