Credo nella collaborazione e nella cooperazione tra aziende.
Quasi ogni imprenditore con il quale ho collaborato (più di 250) mi ha sempre detto che "trovare nuovi clienti è molto difficile!"
Certo che lo è!
E sono gli ultimi tipi di contatti che dovresti cercare.
Ci sono 7 tipi di clienti e il tipo più difficile da trasformare in fatturato è proprio colui che non ti conosce e non ha impattato, per lungo tempo, con il tuo marketing.
Nel corso del mio incarico di direttore marketing ho sempre investito un buona parte del budget che avevo a disposizione sulle campagne di co-marketing (ne ho impostate e gestite con HP, Zeiss, Zwick Roell, Selltek... ) e mi hanno sempre dato ottimi risultati rispetto al costo e all’impegno profuso nell'organizzazione.
In una campagna di co-marketing gli attori mettono a disposizione i reciproci canali di comunicazione per effettuare un lancio congiunto e significativo per entrambe le parti. L’obiettivo è, per ogni parte, raggiugere i contatti dell’altra.
Il partner perfetto per attuare un’attività di co-marketing è colui che condivide con te lo stesso target (per abitudini, capacità di spesa, attitudine…) ma non è tuo concorrente diretto o indiretto. Una buona campagna si ha spesso con brand di “peso” e “valori” simili.
Per esempio un Villaggio Turistico per Famiglie potrebbe promuovere sulla propria newsletter, sui canali social e con un espositore in un luogo della struttura un e-commerce di articoli per bambini. L’e-commerce potrebbe mettere, in ogni pacco che spedisce, un’ informativa del Villaggio con un’offerta dedicata.
Un produttore di impianti di fresatura CNC potrebbe svolgere dei test su un particolare acciaio di un fornitore e, insieme, potrebbero redigere un paper, magari coinvolgendo un esperto terzo. Il paper congiunto verrà condiviso sui rispettivi canali di comunicazione e spedito via posta a seguito di una campagna specifica, ai clienti delle due aziende.
No anzi! I canali di comunicazione possono essere sia digitali che fisici così come il tipo di attività può essere sia online che offline.
La cosa bella è proprio quella. Ci sono sicuramente aziende (non concorrenti), come te, che hanno i clienti che vorresti e tu hai sicuramente dei contatti che sarebbero utili ad altri. Perché, in buona sostanza, non creare qualcosa insieme per “scambiarsi questi contatti”?
Da direttore marketing era una cosa che mi piaceva moltissimo perché mi permetteva di:
Due soltanto:
Un’attività di co-marketing è efficace quando le persone amano un brand, si fidano del brand e si fidano se questi “gli presenta” qualcuno e questo si ottiene comunicando costantemente con i propri clienti.
Matchbrand è il mio sogno nel cassetto: aiutare le aziende a conoscersi, a fidarsi l’una dell’altra e farle cooperare per attuare iniziative di co-marketing.
E’ facilissimo.
Mi lasci i tuoi contatti nel modulo più in basso e poi faremo una call (o se mi trovo nella tua zona in quel periodo posso passare a trovarti).
Nel corso della call mi racconterai di ciò che stai facendo in termini di comunicazione e contatto diretto costante con i clienti. Raccoglierò le informazioni e, appena riuscirò ad identificare un possibile MATCH con qualche altro brand con il quale sono in contatto, organizzeremo una call congiunta per valutare i margini di collaborazione possibili.
Appena li troveremo, organizzeremo una campagna congiunta e ne tracceremo i risultati.
Mi piace aiutare le persone e mi piace che le loro aziende crescano: farlo insieme è appagante. Ma più probabilmente stai pensando "Gratis non lavora nessuno. Come generi fatturato per te?".
Se, dopo la call a tre, i responsabili dei due marchi che ho identificato credono più utile collaborare solo tra loro, benissimo. Il mio compito terminerà lì.
Spesso, però, si ritiene che un elemento di coordinamento, imparziale e non coinvolto direttamente, possa rendere la campagna più bilanciata e l’organizzazione generale (in termini di tempi, pianificazione, raccolta del materiale, ecc) più puntuale.
In questo caso assumerò un piccolo incarico di gestione della campagna per un costo da concordare.
A volte le campagne possono avere anche un riscontro diretto sulle vendite. In quel caso si potrebbe valutare, in aggiunta o in sostituzione ai costi di gestione, una percentuale su ogni vendita.
Quasi sempre è necessario creare del materiale di comunicazione congiunto e bilanciato. A volte i brand si accordano tra loro, ma molto spesso chiedono a me di aiutarli in modo che il risultato sia equilibrato. Una parte del lavoro potrò svolgerla in prima persona, mentre per il resto ho molti collaboratori a cui piace lavorare con me e che mi garantiscono una piccola parte per il coordinamento dell’attività verso i brand.
Da cosa nasce cosa. Spesso, prima o dopo la campagna di co-marketing, nascono delle esigenze specifiche per una soltanto delle parti che diventano incarichi o progetti da condurre.
Bhè, direi che è tempo di iniziare, non credi?
Il tuo tesoro è proprio nel contatto costante con le persone che ti conoscono, estrarlo è molto, molto semplice.